I grilli sono i principali insetti usati per l’alimentazione di rettili e anfibi. Scopriamo insieme come allevare grilli da pasto e quali sono le giuste tecniche per riprodurli in modo efficiente. I grilli sono sicuramente gli insetti da pasto più famosi. Nel mondo della terrariofilia vengono utilizzati in modo massiccio per nutrire lucertole, anfibi, ma anche aracnidi e altri insetti.
Nonostante siano facilmente reperibili in commercio, molti terrariofili preferiscono allevarli in casa e creare delle colonie, non solo per avere sempre un buon approvvigionamento garantito, ma anche per disporre sempre di grilli di varie dimensione. In questa guida vedremo come allevare i grilli da pasto per garantire una buona alimentazione ai nostri rettili.
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ToggleQuali specie di grilli da pasto si trovano in commercio?
I grilli da pasto che si trovano più facilmente in commercio sono Acheta domesticus, Gryllus assimilis, seguiti da Gryllus Bimaculatus e il Gryllodes Sigillatus che risultano però adatti solo a rettili di dimensioni considerevoli visto che il loro esoscheletro è più chitinoso, il che li rende alquanto difficili da masticare. In ogni modo le tecniche di allevamento sono simili, ma per facilitare il discorso, prenderemo come esempio l’Acheta domesticus che è di gran lunga il cibo vivo più utilizzato.
Il contenitore per allevare grilli da pasto
Se intendiamo allevare degli insetti da pasto, non dobbiamo sottovalutarli in quanto tali. Stiamo comunque parlando di organismi che hanno delle abitudini peculiari e una biologia ben precisa, quindi è nostro compito stabularli nel modo corretto, per avere i risultati migliori. I grilli sono animali piuttosto resistenti ma nascondono alcune insidie che possono comprometterne l’allevamento, quindi la prima cosa da considerare quando intendiamo allevarli, è quella di usare un contenitore adatto allo scopo.
Per una buona stabulazione dei grilli andrebbero bene anche le classiche vaschette dette Faunabox, tuttavia se si vuole impiantare un buon allevamento, questi contenitori possono rivelarsi troppo piccoli, quindi è meglio optare per i classici contenitori in plastica, normalmente utilizzati per conservare vestiti e oggetti domestici. Questi box di plastica si trovano solitamente nelle mercerie e nei brico, ma un buon assortimento può essere reperito da IKEA.
Per avere un allevamento efficiente è bene acquistarne almeno uno per gli adulti e un secondo per i piccoli. In ogni modo, l’ideale è averne a sufficienza per far stare i nostri grilli abbastanza larghi. Ovviamente sta a noi scegliere il numero e le dimensioni dei box in base alla quantità di grilli che vorremo allevare, tenendo conto che è sempre meglio dividerli per dimensioni.Un contenitore da 54 litri può contenere indicativamente una colonia di grilli con il substrato e tutto il materiale occorrente.
Il box dovrà a questo punto essere adattato, quindi bisognerà creare dei fori abbastanza larghi sul tappo e ricoprirli con della rete metallica o meglio la classica zanzariera, fissata con del mastice.
Il substrato per allevare i grilli da pasto
Questo è un argomento tanto discusso, infatti molti adottano soluzioni diverse per garantire un buon substrato ai grilli in allevamento, diciamo però che la soluzione migliore consiste nell’uso della vermiculite, in quanto questo materiale non trattiene eccessivamente l’umidità e non favorisce l’insorgenza di muffe e di batteri.
Oltre al substrato è essenziale fornire ai grilli altre “strutture” che fungano da nascondigli, a questo scopo la maggioranza degli allevatori anche professionali utilizza i cartoni delle uova, che si rivelano ottimi per la loro forma e la consistenza solida. Con gli stessi cartoni potremo creare anche degli strati, come a formare dei piani, in cui i grilli si rifugeranno.
Come allevare grilli da pasto: gli accessori
Oltre al substrato e ai cartoni di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, è essenziale fornire ai grilli anche una fonte idrica, tuttavia non possiamo ricorrere alla classica vaschetta d’acqua perché questi finiranno sicuramente per annegarci all’interno.
Premesso che in commercio si trovano dei prodotti in gel che servono per fornire liquidi ai grilli, possiamo comunque ovviare al problema dell’annegamento mettendo all’interno del contenitore una ciotola con dell’ovatta o della spugna imbevuta d’acqua. Avendo cura di tenere sempre la spugna o l’ovatta umide, i grilli potranno sorbirne l’acqua senza il rischio di annegare. Molti allevatori si sono ingegnati inventando dei sistemi con serbatoio, tipo quelli per roditori o uccelli, che tengono sempre umida la spugna. Oltre alla ciotola per l’acqua è importante inserire uno o più piccoli contenitori dalle pareti basse dove andremo a servire il cibo.
Altro elemento importante per l’arredamento del nostro contenitore per l’allevamento dei grilli da pasto, è la ciotola per la riproduzione. A questo scopo potremo usare un contenitore per gli alimenti, anche di quelli usa e getta, con all’interno circa 3/4 centimetri di torba o terriccio umido per floricoltura. ATTENZIONE: assicuratevi che il terriccio non sia fertilizzato! Un’ottima soluzione è quella di ricoprire il terriccio con una zanzariera, per evitare che i grilli scavino delle buche (vedi il seguente video).
Inizio del ciclo di allevamento
Una volta che il nostro contenitore sarà pronto potremo inserire i grilli e iniziare la stabulazione. Inizialmente si può cominciare con una colonia start da 50 esemplari, tuttavia a mio parere, è meglio partire con una colonia adulta da 100 animali.
Dove acquistare i grilli da pasto?
Avere una colonia di grilli di ottima qualità è indispensabile per la riuscita dell’allevamento. Acquista i grilli da pasto sul migliore ecommerce italiano specializzato in cibo vivo. Con un semplice click ricevi direttamente a casa tua grilli di altissima qualità a un prezzo vantaggioso.
Alimentazione dei grilli da pasto
Bisogna tener presente che essendo insetti destinati all’alimentazione dei rettili e degli anfibi, è importante nutrire i nostri grilli in modo corretto, così da garantire un ottimo approvvigionamento nutrizionale agli animali che se ne ciberanno.
Per questo è importante variare la dieta dei grilli ed utilizzare prodotti adatti quali:
- verdure come tarassaco, carote ecc.;
- crocchette per cani e gatti;
- frutta;
- cibo per galline e conigli;
- cibo per pesci;
Bisogna ricordare sempre che il cibo fresco va rimosso e rinnovato frequentemente per evitare la formazione di muffe e batteri.
Come allevare grilli da pasto: la temperatura
I grilli non amano il freddo, quindi se durante l’inverno il luogo dove li ospitiamo scende al di sotto dei 18 gradi dobbiamo riscaldarli con lampadine che andranno poste all’esterno dei contenitori. Il range di temperatura in cui i grilli sopravvivono va dai 18°C ai 34°C, ma per ottenere buone riproduzioni dobbiamo cercare di mantenerli fra i 27 e 32°C.
Un buon allevamento di grilli da pasto dovrebbe risultare più o meno come questo che possiamo vedere nel seguente video.
Riproduzione dei grilli da pasto
Eccoci giunti alla parte più interessante della nostra guida: la riproduzione. Prima di tutto è importante capire la differenza tra i maschi e le femmine di grillo. Sicuramente tra le decine di grilli che avrete comprato ci saranno molti maschi e femmine, ma per allevare in modo coerente gli animali è importante conoscerne ogni aspetto quindi è bene conoscere il dimorfismo sessuale dei grilli.
Gli aspetti fondamentali che differenziano il sesso dei grilli sono fortunatamente molto evidenti e non possono trarre in inganno. Prima di tutto andiamo ad osservare le ali: nel maschio possiamo notare che sono brevi, mentre nelle femmine sono solitamente ben sviluppate. Ma l’aspetto più evidente del dimorfismo sessuale nei grilli è la presenza dell’ovopositore femminile. Per notarlo dobbiamo osservare la parte finale dell’addome del grilli che nei maschi presenta due estrusioni, mentre nella femmina ne sono tre, di questi quello centrale e più lungo, è l’ovopositore. Attraverso l’ovopositore la femmina del grillo deposita le uova nel terreno come fosse una sorta di ago ipodermico.
Le vaschette col terriccio umido di cui abbiamo parlato hanno proprio questo scopo, a tal proposito sarà nostro compito estrarle dal contenitore ogni 7 giorni sostituendole con altre. Le ciotole estratte, se tutto sarà andato per il verso giusto, saranno piene di piccole uova impiantate nel substrato, quindi dovremo provvedere ad incubarle.
Incubazione delle uova di grilli
A questo scopo dovremo creare un contenitore simile a quello dedicato ai genitori, in cui andremo a riporre i contenitori con la torba esattamente come li abbiamo estratti dalla colonia, senza apportare modifiche. Dovremo però, avere cura di mantenere sempre il terriccio umido, garantendo una temperatura di 29-32 °C. Così facendo nel giro di due settimane circa, nasceranno i grilli che si presenteranno piccolissimi.
Alimentazione e mantenimento dei piccoli grilli da pasto
Quelli che in gergo vengono chiamati “microgrilli” vanno tenuti in un recipiente apposito fino a quando non avranno raggiunto 1 cm di lunghezza, dopo di che potranno essere trasferiti nel contenitore principale, ma in linea di massima è sempre bene tenere i grilli con esemplari delle stesse dimensioni.
I piccoli vanno alimentati con gli stesi prodotti dati agli adulti, stando attenti ai frutti più succosi che possono costituire un pericolo in quanto i “grillini” finiscono per annegarvi.
Consigli e approfondimenti per l’allevamento dei grilli da pasto
- Rimuovere tutti i grilli morti altrimenti quelli vivi li mangeranno e diffondendo batteri e malattie.
- Sostituire l’ovatta o la spugna nel piatto dell’acqua una volta ogni due settimane per impedire ai batteri di diffondersi.
- Acquistare di tanto in tanto una nuova colonia di grilli per evitare di avere problemi genetici che indeboliscono la colonia.
- I Grilli, come tutti gli insetti, respirano attraverso la pelle, quindi bisogna garantirgli uno spazio adeguato per respirare.
- Fornirgli spesso le arance che contengono molta vitamina C.
Ricorda che esistono anche degli insetti da pasto alternativi ai grilli come le blatte da pasto e le tarme della farina, ottimi per variare l’alimentazione.d