Il pitone reale è tra i serpenti più amati ed allevati non solo Italia ma anche in tutto il mondo. Questo loro successo è dovuto sicuramente alle dimensioni contenute e al buon carattere ma anche alla facilità di allevamento.
DESCRIZIONE
Il pitone reale è molto facile reperirli in commercio, infatti possiamo acquistarli facilmente nei negozi specializzati, presso gli allevatori e nelle fiere del settore. Indipendentemente da dove decideremo di acquistarlo, l’importante è sempre badare alla salute dell’animale, e sincerarci che ci venga fornita la dovuta documentazione CITES. Meglio acquistare sempre animali nati in cattività, primo perché è più facile allevarli e secondo per preservare le specie in natura.I pitoni reali adulti raggiungono una lunghezza media che va dai 90 ai 150 cm nelle femmine e i 60-90cm nei maschi. Possono vivere fino 30 anni se ben tenuto. Insieme al boa constrictor è tra i serpenti più diffusi in cattività.
Per quanto riguarda gli esemplari baby è meglio allevarli in terrari non troppo grandi, ma ovviamente adeguati alle dimensioni che aumentano durante la crescita. I pitoni reali adulti possono essere allevati in terrari con dimensioni minime pari a 100×45 cm con altezza di 30 cm, di vetro, plexiglass o legno.
I pitoni reali amano nascondersi, quindi è importante fornirgli degli oggetti da usare come tane. È importante fornire un corretto gradiente termico posizionando il riscaldamento solo da una parte del terrario e lasciano l’altra metà più fresca. La zona calda deve avere una temperatura di circa 27-30°, mentre la temperatura generale nel resto del terrario deve essere al di sotto di 24 gradi.
Il riscaldamento si può ottenere con diversi accessori come cavetto o tappetini riscaldanti, lampade spot o di ceramica. In ogni modo è importante collegare l’elemento riscaldante a un termostato ove imposteremo la temperatura massima. Altra cosa a cui fare molto attenzione, indipendentemente se si tratti di lampade o cavetti riscaldanti, è che i serpenti non devono mai venire a contatto con questi accessori altrimenti rischiano di ustionarsi.
Nel caso non si adotti una lampada spot per riscaldare è necessario mettere una luce per rettili che garantisca massimo 12 ore di luce. L’umidità deve essere compresa tra il 50 a 60%.
Il substrato per i rack di allevamento può essere costituito da giornali o trucioli depolverati, mentre in terrario possono essere usati substrati appositi ma vanno assolutamente evitati quelli che possono essere ingeriti provocando occlusioni intestinali come la sabbia.
ALIMENTAZIONE
I pitoni reali possono essere alimentai una volta a settimana con prede delle giuste dimensioni, ciò significa che non dobbiamo dare al nostro pitone reale prede che abbiano una circonferenza maggiore di quella del serpente stesso. I pitoni reali oltre ai topi possono nutrirsi anche di ratti ovviamente sempre delle dimensioni adeguate. È importante non toccare o prendere in mano il pitone almeno per 24 ore dopo che si è nutrito, altrimenti c’è il rischio concreto che possa vomitare. È sempre meglio abituare i pitoni a mangiare prede decongelate e quando usiamo prede vive è essenziale non lasciare mai gli animali incustoditi fino a quando non ci sincereremo che il serpente ha ucciso il topo, ciò per evitare che un topo o un ratto particolarmente violento possa ferire il nostro pitone.
Spesso i pitoni reali smettono di alimentarsi per qualche tempo, soprattutto nei periodi invernali; se gli animali sono stati ben alimentati in precedenza non c’è da preoccuparsi, dovremo però presentargli la preda ogni 10-15 giorni fino a quando non si alimenteranno di nuovo, evitando si toccarli e stressarli.
I pitoni reali hanno bisogno sempre acqua fresca e pulita a disposizione, quindi è bene controllarla ogni giorno . È importante fornire una ciotola per l’acqua dove il serpente può immergersi completamente, senza rischiare di rimanerci intrappolato, quindi anche questo accessorio andrà commensurato alla grandezza del serpente. Spesso i boidi defecano nell’acqua, in questo caso bisogna cambiarla subito.
RIPRODUZIONE
Nel mese di ottobre bisogna abbassare i termostati soprattutto di notte. Il punto caldo scende a 27° e la zona fredda a 25°. Iniziamo per regolare la nostra illuminazione per rendere giorni più brevi, 14 ore buie – 10 ore di luce. Sebbene i pitoni reali provengono dall’Africa e vivono sopra o molto vicino all’equatore, dove non c’è nessun cambiamento di luce, bisogna aumentare la durata della notte durante la stagione riproduttiva.
A partire dagli inizi di novembre inseriremmo i maschi nelle teche delle femmine, lasciandoli nella stessa teca per un massimo di due giorni o tre, nel frattempo continueremo a nutrire le nostre femmine anche durante la stagione riproduttiva ma solo con piccoli pasti composti da ratti, di due o tre settimane di vita. L’umidità è nella teca dovrà variare dal 60-70%. I maschi di solito iniziano l’allevamento dopo il secondo inverno di vita con un peso di 800 grammi o più. Le femmine invece sono pronte per essere accoppiate al loro 3 ° in inverno e oltre 1500 grammi di peso. La cosa più importante è non sovralimentare l’animale ma farlo mangiare con regolarità e con prede giuste per far si che raggiunga il peso ottimale per l’accoppiamento.