I rettili sono stati protagonisti di numerosi miti e leggende nelle culture antiche. Scopri come queste creature rappresentavano potere, saggezza e rinascita.
I rettili nelle culture antiche hanno sempre rivestito un ruolo di primaria importanza, simboleggiando poteri mistici, divinità e cicli di trasformazione. Da sempre considerati creature affascinanti e misteriose, i rettili sono stati presenti in ogni angolo del mondo, dall’Antico Egitto alla Mesopotamia, dalle civiltà precolombiane all’Asia. La loro capacità di cambiare pelle, di vivere sia sulla terra che in acqua, ha contribuito a dare loro un significato simbolico potente, associato alla rinascita, alla saggezza e alla protezione. Esplorando miti e leggende di diverse culture, possiamo comprendere l’immenso valore simbolico attribuito ai rettili e il loro impatto sulle credenze antiche.
Il simbolismo dei rettili nell’antico Egitto
Nell’antico Egitto, i rettili, in particolare i serpenti e i coccodrilli, rivestivano un ruolo fondamentale nei miti religiosi e nelle credenze popolari. Il serpente era sia simbolo di protezione che di distruzione, a seconda del contesto. Uno degli esempi più noti è la figura del cobra reale, rappresentato sulla corona dei faraoni come simbolo di potere e protezione divina. La dea Uadjet, spesso raffigurata come un cobra, era venerata come protettrice del Basso Egitto, incarnando la forza e la sicurezza necessarie per guidare il popolo.
Allo stesso tempo, il serpente assumeva una connotazione negativa attraverso la figura di Apopi (o Apophis), un gigantesco serpente che rappresentava il caos. Apopi cercava ogni notte di distruggere il dio del sole, Ra, impedendogli di sorgere, simboleggiando la battaglia eterna tra ordine e disordine, tra luce e oscurità.
Non meno importante era il coccodrillo, incarnato dalla divinità Sobek, che aveva il compito di proteggere le acque del Nilo. Sobek era venerato anche come simbolo di fertilità e forza militare, dimostrando come i rettili potessero rappresentare poteri vitali e distruttivi allo stesso tempo.
I rettili nelle culture mesoamericane: Quetzalcoatl e il serpente piumato
Le culture mesoamericane, come gli Aztechi e i Maya, attribuivano ai rettili un ruolo centrale nei loro miti. La figura del serpente piumato, conosciuto come Quetzalcoatl, è una delle più importanti e venerabili divinità. Quetzalcoatl era considerato non solo il creatore del mondo, ma anche il portatore di saggezza, civilizzazione e fertilità. Questo dio, raffigurato con le sembianze di un serpente coperto di piume, univa le caratteristiche del cielo e della terra, simbolizzando il potere divino e la connessione tra il mondo terreno e quello spirituale.
Nella cultura maya, il serpente era spesso considerato il ponte tra il mondo umano e quello degli dei. Durante i rituali, i sovrani venivano rappresentati con serpenti che emergevano dalla loro bocca, come simbolo della comunicazione diretta con le divinità. Il serpente non era solo un segno di potenza, ma anche un simbolo di trasformazione e di rinascita, grazie alla sua capacità di cambiare pelle.
L’importanza dei rettili nella mitologia mesoamericana riflette la loro connessione con la natura e il ciclo della vita e della morte. Il serpente, in particolare, era visto come un portatore di cambiamento e di nuove opportunità, capace di connettere diversi mondi e dimensioni spirituali.
Il serpente nella mitologia greca e l’ouroboros
Nella mitologia greca, il serpente era una figura ambivalente, rappresentato sia come creatura benevola che distruttiva. Uno dei miti più famosi è quello di Medusa, una delle tre Gorgoni, il cui sguardo poteva trasformare gli uomini in pietra. La sua chioma, composta da serpenti, rappresentava il pericolo e la distruzione, ma al contempo, la sua uccisione da parte di Perseo simboleggiava il trionfo della ragione sul caos.
Un altro simbolo significativo legato ai rettili è il caduceo, il bastone con due serpenti intrecciati, associato al dio Ermes (Mercurio nella mitologia romana). Sebbene spesso confuso con il bastone di Asclepio, il simbolo del caduceo rappresenta pace, commercio e protezione, rimanendo uno dei più importanti e duraturi simboli di equilibrio.
Infine, il simbolo del ouroboros, il serpente che si morde la coda, era diffusissimo nelle antiche culture greche e alchemiche. Rappresentava l’eternità, il ciclo infinito di morte e rinascita, un concetto profondamente legato alla filosofia del divenire e alla natura ciclica dell’universo. Questo simbolo attraversò i secoli, mantenendo il suo significato anche in epoche successive.
I rettili nelle culture antiche: i draghi e i serpenti nelle culture asiatiche
In Asia, i rettili, in particolare i draghi, hanno da sempre occupato un posto speciale. Nella cultura cinese, il drago non è visto come una creatura malvagia, ma come un simbolo di potere, buona fortuna e protezione. I draghi cinesi, spesso rappresentati con caratteristiche simili ai rettili, erano considerati governatori delle acque e della pioggia, indispensabili per la sopravvivenza delle comunità agricole.
Il serpente, invece, nell’astrologia cinese, è uno dei dodici segni zodiacali e rappresenta astuzia, intuizione e intelligenza. Nella mitologia buddista, il Naga, un serpente divino, proteggeva il Buddha da una tempesta, simbolizzando la protezione e la benevolenza divina.
Queste figure simboliche, dai draghi ai serpenti, hanno influenzato profondamente la cultura asiatica, trasmettendo messaggi di equilibrio tra il potere naturale e spirituale.
I rettili nelle culture antiche non erano semplici animali, ma potenti simboli che attraversavano la linea tra il mondo umano e quello divino. Dalla protezione alla distruzione, dalla saggezza alla trasformazione, queste creature hanno giocato un ruolo centrale nei miti e nelle leggende di ogni civiltà. Attraverso il loro studio, possiamo comprendere meglio la visione del mondo delle culture antiche e il modo in cui esse interpretavano le forze naturali e soprannaturali.
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