Miti e leggende sui serpenti: i miti più affascinanti dal mondo antico

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Miti e leggende sui serpenti: i miti più affascinanti dal mondo antico

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I serpenti sono protagonisti di affascinanti leggende in tutto il mondo antico. Da creature sacre a simboli di terrore, scopri come hanno influenzato miti e culture.

Le leggende sui serpenti e i miti che li circondano hanno affascinato l’umanità sin dai tempi antichi. Queste creature sinuose e misteriose sono state rappresentate come simboli di saggezza, guarigione, rinascita, ma anche come emblemi di male e tentazione. I serpenti compaiono in miti che attraversano continenti e culture, dalla mitologia greca a quella egizia, passando per le antiche civiltà mesoamericane e le religioni orientali. Scopriamo insieme i miti più affascinanti che hanno plasmato l’immaginario collettivo nel corso dei millenni, rivelando il profondo impatto di questi animali nelle credenze del passato.

Serpenti nella mitologia greca

In Grecia antica, il serpente era una figura ricca di contrasti. Una delle storie più famose legate ai serpenti è quella di Medusa, la più celebre delle tre Gorgoni. Medusa era un tempo una splendida fanciulla, ma fu trasformata in una mostruosa creatura con serpenti al posto dei capelli da Atena come punizione per aver profanato il suo tempio. Chiunque osasse guardare Medusa negli occhi veniva immediatamente pietrificato. Questo mito mostra come i serpenti possano rappresentare la potenza distruttiva ma anche una certa forma di fascino irresistibile.

Al contrario, i serpenti assumevano un ruolo positivo nel culto di Asclepio, dio della medicina. Il suo simbolo, un bastone con un serpente avvolto, rappresentava la guarigione e la rigenerazione. Questo simbolo ha attraversato i secoli ed è ancora utilizzato nel settore medico moderno. Nella cultura greca, i serpenti erano quindi visti sia come portatori di morte, ma anche come guaritori e simboli di rinascita grazie alla loro capacità di mutare pelle.

Non dimentichiamo anche la leggenda del serpente Pitone, che viveva a Delfi e terrorizzava la popolazione finché fu sconfitto da Apollo. Questo mito mostra ancora una volta l’aspetto distruttivo associato ai serpenti, ma anche come la loro sconfitta rappresentasse la vittoria dell’ordine sul caos.

Leggende sui serpenti sacri dell’antico Egitto

In Egitto, i serpenti occupavano un posto di rilievo sia nelle credenze popolari che nella religione ufficiale. Uno dei miti più noti riguarda Apopi (Apep), il gigantesco serpente del caos che cercava ogni notte di distruggere la barca del dio-sole Ra durante il suo viaggio nel mondo sotterraneo. Apopi rappresentava il disordine e le forze del male, mentre Ra simboleggiava la luce e l’ordine. Ogni notte, Ra sconfiggeva Apopi, garantendo così l’arrivo dell’alba e la continuità della vita. Questo conflitto eterno è un potente simbolo della lotta tra bene e male.

Al contrario, il cobra era una figura divina e protettiva. La dea Uadjet, spesso rappresentata come un cobra, era considerata la protettrice del faraone e del Basso Egitto. I cobra erano raffigurati sulle corone dei faraoni, simboleggiando la loro autorità divina e il potere di proteggere il regno dalle forze maligne. Il serpente, dunque, era anche un simbolo di protezione e regalità, dimostrando ancora una volta la sua ambivalenza nelle credenze antiche.

Quetzalcoatl e i serpenti piumati delle Americhe

Nelle civiltà mesoamericane, come quella azteca e tolteca, il serpente assumeva una forma diversa ma altrettanto significativa. Il dio Quetzalcoatl, il “serpente piumato”, era una delle divinità più importanti del pantheon azteco. Quetzalcoatl era il dio del vento, della saggezza e della creazione, e la sua immagine univa il serpente alla figura di un uccello, simboleggiando l’unione tra cielo e terra.

Il serpente piumato era venerato come il creatore della civiltà e colui che insegnava agli uomini i segreti della cultura e del progresso. Quetzalcoatl rappresentava la dualità tra il mondo terreno e quello spirituale, mostrando ancora una volta come il serpente potesse essere visto come una figura benefica e divina. Tuttavia, in altre culture mesoamericane, i serpenti potevano rappresentare forze distruttive, come nel caso della dea Cihuacoatl, associata alla morte e alla guerra.

Leggende sui serpenti nelle religioni orientali

Anche nelle religioni orientali, i serpenti hanno un ruolo di primaria importanza. In India, i Nāga sono esseri semi-divini con la capacità di assumere forma umana o serpentina. Sono guardiani delle acque e portatori di piogge e fertilità, venerati come protettori della vita e simboli di immortalità. I Nāga, oltre a essere figure sacre, sono spesso associati a saggezza e conoscenza spirituale. La figura del serpente è qui profondamente legata al ciclo della vita e della morte e all’equilibrio cosmico.

In Buddismo, il re dei Nāga, Shesha, sostiene l’universo, e la sua immagine si intreccia con quella del dio Visnù, che riposa sul suo corpo. Questi miti sottolineano come i serpenti siano associati al concetto di eternità e all’idea di protezione cosmica nelle credenze orientali.

Miti e leggende sui serpenti

Le leggende legate ai serpenti sono presenti in quasi tutte le culture antiche, dimostrando come queste creature abbiano da sempre affascinato e inquietato l’umanità. Da simboli di potere e saggezza a incarnazioni del male, i serpenti rappresentano la complessità e la dualità dell’esistenza stessa. Nel corso dei millenni, la loro immagine ha attraversato confini e religioni, mantenendo una presenza costante nel nostro immaginario collettivo. Che si tratti di Medusa, Apopi o Quetzalcoatl, i serpenti e le leggende che li riguardano continueranno a catturare la nostra attenzione, alimentando la nostra curiosità per il mondo antico.

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