Perché la lingua dei serpenti è biforcuta?

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Perché la lingua dei serpenti è biforcuta?

I serpenti sono creature affascinanti e misteriose, con molte caratteristiche uniche che li distinguono dagli altri animali. Una di queste caratteristiche è la loro lingua biforcuta. Mentre molti animali hanno una lingua “normale”, i serpenti hanno una lingua divisa in due parti, che si divide all’estremità.

Ma perché la lingua dei serpenti è biforcuta? In questo articolo, esploreremo le ragioni scientifiche dietro questa particolare caratteristica dei serpenti.

La funzione della lingua biforcuta

La lingua dei serpenti

Foto by Canva

La lingua dei serpenti biforcuta svolge un ruolo fondamentale nella loro capacità di percepire l’ambiente circostante. Questa particolare struttura linguale consente loro di raccogliere informazioni sensoriali in modo molto più efficace rispetto ad altre specie animali.

Allora, mettiamola così, la nostra lingua ha diverse funzioni, tra cui quella di assaggiare il cibo, mentre i serpenti lo fanno con… l’aria!

Quando un serpente estende la sua lingua biforcuta, le due estremità ben distinte si muovono, esplorando l’aria circostante.

Questo movimento permette loro di rilevare particelle chimiche nell’aria, che vengono poi trasportate verso l’organo di Jacobson, situato nella parte superiore della bocca del serpente. L’organo di Jacobson (organo vomeronasale) è altamente sensibile alle sostanze chimiche e funge da vero e proprio “naso” per i serpenti.

Le molecole presenti nell’aria possono essere tracce lasciate da differenti sostanze. Possono essere tracce di ferormoni di un possibile partner per l’accoppiamento, ma anche quelle di una preda.

Perché la lingua dei serpenti ha questa forma?

lingua dei serpenti è biforcuta

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La lingua dei serpenti è fondamentale per la caccia e la localizzazione delle prede. Grazie alla sua struttura biforcuta, i serpenti possono determinare la direzione da cui provengono le sostanze chimiche rilevate nell’aria. Questo permette loro di individuare la presenza di prede, come roditori o uccelli, anche a distanze considerevoli.

Ecco perché è importante la forma biforcuta della lingua dei serpenti, per capire la direzione dalla quale previene la preda, si comprende come sia quindi di fondamentale importanza.

Una volta individuata la direzione della preda, il serpente inizia a muoversi verso di essa. Durante questo processo, la lingua biforcuta continua a raccogliere informazioni sensoriali, consentendo al serpente di seguire la traccia chimica lasciata dalla preda.

Questa abilità di localizzazione è fondamentale per la sopravvivenza dei serpenti, poiché molti di loro cacciano in ambienti bui o con una densa vegetazione, dove la vista potrebbe essere limitata. Inoltre, le due punte sono ottime perché raddoppiano la possibilità di toccare più superfici e rilevare in maniera più veloce le sostanze nell’ambiente.

Non solo serpenti

drago di komodo

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Questa caratteristica lingua dei serpenti ha permesso ai serpenti di sopravvivere e prosperare in una vasta gamma di ambienti, adattandosi alle diverse sfide che devono affrontare per la caccia e la comunicazione.

Ma non sono solo i serpenti ad avere una lingua biforcuta! Altri appartenenti al più grande ordine di rettili, gli squamati, possiedono la lingua biforcuta come, ad esempio, il drago di Komodo.

Conclusione

La lingua dei serpenti biforcuta è un adattamento straordinario che svolge un ruolo fondamentale nella loro capacità di percepire l’ambiente circostante, cacciare e comunicare. Nonostante la loro reputazione spesso negativa, i serpenti continuano a suscitare fascino e interesse grazie alle loro affascinanti caratteristiche anatomiche e comportamentali.

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